FEMINA – Il corpo di una donna non è una gabbia

Il corpo di una donna non è una gabbia

FEMINA. Dance video performance, b/w, 8’50”
Performer. Claudia Sales
Coreografia e immagini. Raymond La Motte
musiche. John Cage
Produzione. Centro Internazionale Claudia Sales LabArt Dance,     Naples, Italy, 2017

Testimonianza.

“Vorrei che la città fantasma di ogni donna potesse eliminare i propri intimi misteri in una notte al plenilunio, perché si svelino, parlandole di sé e della dignità del suo dolore. Vorrei occultare loro il sorriso degli idioti, di quelli che al sicuro e ben protetti portano giudizio e malefatti. Voglio dar voce alla speranza.” by Fabrizia Di Palma

In ”Femina – il corpo di una donna non è una gabbia” la coreografia per immagini si muove in un rapporto dinamico tra spazio, tempo e intensità; nascono e crescono forme una dietro l’altra con ritmica asimmetrica od irregolare, non c’è linearità, niente è legato a schemi prefissati. Il corpo di una donna non è una gabbia, la sua immagine coreografica riflette l’inerzia che si frantuma nello spazio attraverso i livelli multipli di realtà e la sfera emotiva.

Il percorso artistico per realizzare il video danza-performance ”Femina” – attraversa la soglia tra arte visuale e coreografia, intesa come scrittura dello spazio attraverso il movimento e la partitura ritmica del frame visivo. In ”Femina”, la performance rappresenta una sfida alla gravità, è un confronto con la rete madre – famiglia – società.

La danza nasce da un rapporto tra spazio, tempo e intensità, dove nascono e crescono forme una dietro l’altra con ritmica asimmetrica od irregolare, non c’è linearità, niente è legato a schemi prefissati.